Sono i giovani curiosi, sicuri di sé e ben informati quelli in grado di affrontare al meglio la transizione tra scuola, formazione e mondo del lavoro. Utili per la capacità di adattamento dei giovani sono strutture di orientamento ben funzionanti e collegate in rete tra loro, così come la formazione continua. Lo dimostrano i risultati di uno studio dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, presentati oggi durante il Martedì dell'Euregio presso Casa Moggioli a Trento.
In apertura ha rivolto un saluto ai partecipanti la vicepresidente e assessore all'istruzione della Provincia autonoma di Trento Francesca Gerosa, che ha sottolineato come "per i ragazzi, le scelte importanti per il loro futuro, legate alla formazione scolastica o alla decisione di quale strada professionale intraprendere, richiedono un accompagnamento mirato all'orientamento, costante e personalizzato, che integri passaggio di informazioni, specifica formazione ed esperienza pratica. Il ‘sistema Trentino’ favorisce questa sinergia, attraverso politiche di rete e iniziative che aiutano e sostengono i giovani a capire come sviluppare scelte consapevoli e autonome, per essere protagonisti attivi della loro crescita e dei cambiamenti che queste importanti fasi della vita comportano. La presentazione di questo progetto è particolarmente importante per il suo carattere di ricerca, ma anche di invito a confrontarsi con buone pratiche e modelli innovativi che i territori del Trentino, Alto Adige e del Tirolo mettono in campo per essere a fianco dei ragazzi proprio in quei delicati momenti decisionali che sono le transizioni tra scuola, formazione e mondo del lavoro".
Circa 9000 giovani da tutti e tre i territori hanno partecipato al progetto Euregio “Il mondo giovanile tra transizioni, sfide ed opportunità”: coinvolti in 70 interviste anche studenti, insegnanti e orientatori.
Come ha spiegato la rappresentante del Trentino nel Segretariato generale dell'Euregio, Elisa Bertò, in occasione dell'affollato scambio a Casa Moggioli, “il progetto si propone di analizzare e migliorare i percorsi di transizione dei giovani tra la scuola e il mondo del lavoro”. Allo stesso tempo, mira a sostenere le amministrazioni dei territori dell'Euregio nell'attuazione di misure efficaci e a rafforzare il lavoro di rete.”
Esperti dell’Università di Trento, Pädagogische Hochschule Tirol e della Kirchliche Pädagogische Hochschule Edith Stein di Innsbruck hanno presentato i dati raccolti, fornendo una panoramica delle differenze e somiglianze nei tre territori dell’Euregio. In seguito, durante una tavola rotonda, rappresentanti del settore della scuola, della formazione professionale, del lavoro e dell'università hanno proposto soluzioni concrete per far fronte al fenomeno.
Risulta fondamentale per l’adattabilità alla carriera dei giovani sviluppare le loro competenze trasversali, ossia la resilienza e le soft skills, in particolare la curiosità, la fiducia nelle proprie capacità e l’interesse per il futuro. Ciò richiede un accompagnamento continuo e personalizzato, che supporti i giovani non solo nella scelta formativa, ma anche nel riorientamento o nell'ingresso nel mondo del lavoro. Anche gli orientatori stessi necessitano di una formazione continua per essere in grado di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro in modo attuale e innovativo.
Il sistema di orientamento dovrebbe essere integrato e ampliato: è emersa l’importanza di rafforzare le reti tra scuole, università e imprese nei tre territori e sono stati presentati esempi di percorsi di orientamento formativo, da estendere a livello transfrontaliero, utilizzando congiuntamente risorse e strumenti innovativi.
gst/red