L'introduzione di uno standard minimo di rendimento energetico è parte della revisione della Direttiva europea sul rendimento energetico degli edifici (EPBD), tuttavia, sono ancora pochi i progressi fattisulla riduzione dell'impatto ambientale dei materiali da costruzione. Mentre, al fine di raggiungere una riduzione delle emissioni di CO² del 55 % entro il 2030, il tasso di ristrutturazione deve essere aumentato in modo significativo.
Il progetto #BuildingLife è una coalizione di stakeholder del settore e rappresentano l'intera catena di valore dell'edilizia. Il loro obiettivo è quello di fare pressione sulla Commissione per considerare un approccio "Whole Life Carbon" (WLC), che affronta le emissioni degli edifici e dell’intera filiera: dalla catena di fornitura, alla costruzione e alla demolizione. Mentre a livello globale, l'11 % delle emissioni sono dovute al carbonio incorporato nella costruzione, a livello europeo la coalizione stima che le emissioni di CO² incorporato ammonti fino al 20 % delle emissioni totali degli edifici.
Tuttavia, a causa dei diversi mix energetici degli Stati membri, le emissioni di carbonio incorporate possono avere priorità differenti. Il risparmio più immediato di energia e di riduzioni di emissioni verrà dall'uso del legno come alternativa al cemento, ai mattoni e all'acciaio.
A partire dal 2030, tutti i nuovi edifici dovranno essere net-zero, il che significa che il consumo energetico degli edifici dovrà essere ridotto e coperto interamente da energia rinnovabile. Dal punto di vista dell’Alto Adige, CasaClimaha già implementato questi stringenti criteri ambientali nella loro classificazione di livello A. Su questo tema, l’agenzia si è espressa, affermando che: “In considerazione degli attuali standard di costruzione e delle possibilità tecnologiche già adottate nelle nuove costruzioni e ristrutturazioni, raggiungere questo obbiettivo non dovrebbe rappresentare una difficoltà insormontabile.”