Nella Regione Alto Adige-Trentino, come ha ricordato Daniel Alfreider, Vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige e Assessore provinciale all'Istruzione e Cultura ladina, Infrastrutture e Mobilità, la varietà linguistica è un pilastro fondamentale della ricchezza culturale del territorio: "È nostra responsabilità tutelarla e rispettarla, perché le lingue arricchiscono lo scambio culturale e personale".
Valorizzare le lingue locali significa "riconoscere e insegnare la storia, la cultura e le tradizioni", Maurizio Fugatti Presidente della Provincia autonoma di Trento e attuale Presidente della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol.
Secondo Miquel Àngel Sureda della Rete per la promozione della diversità linguistica, “il multilinguismo è una delle maggiori ricchezze dell'Unione europea e una delle maggiori sfide”; il futuro delle lingue è nelle mani dei giovani e l'era digitale apre infinite possibilità.
Il sostegno finanziario dell'UE è cruciale per influenzare la politica linguistica negli Stati membri, l'UE può e deve aiutare "il riconoscimento di lingue, nazioni e persone non riconosciute”, Johan Häggman, FUEN Coordinator Brussels Office.
Sviluppare uno schema di dati e servizi per più parti interessate che aiuti a organizzare un'architettura distribuita per la condivisione e lo scambio di dati in questo settore: "una piattaforma e un mercato dove la richiesta di risorse e servizi linguistici corrisponde all'offerta", Philippe Gelin DG Connect, European Commission.
"La lingua e i contatti interpersonali sono requisiti fondamentali per una piena partecipazione alla società" ricorda Jarmo Lainio, Committee of Experts of the ECRML of the Council of Europe e la diversità linguistica deve essere tutelata anche in tempi di cambiamento digitale.
Seguono alcuni esempi di best practices:
Eventi come il Sarean Euskaraz di Pamplona hanno l'obiettivo di promuovere l'uso della lingua basca nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, come presentato da Ana Ollo Hualde (Navarra): "l'esperienza come motivazione all'apprendimento".
La diversità linguistica è minacciata, l'apprendimento non è incentivato e i dati relativi a questa lingua minoritaria non sono raccolti o organizzati digitalmente; “l'innovazione è fondamentale”: la digitalizzazione dei documenti scritti, la strutturazione dei dati, l'intelligenza artificiale sono necessari per creare nuove piattaforme che accelerino l'uso di queste lingue, ad esempio la traduzione artificiale dall'inglese a lingue minoritarie come il ladino fassano nel progetto di Marcus Vukoievic (Trentino) -AI and minority languages-.
O attraverso l’elaborazione di un sintetizzatore vocale e traduttore istantaneo, come esposto da Phat Do (Fryslân) Synthetic voice translation into Frisian e la condivisione di altre tecnologie che “aiutino le lingue con minori risorse finanziarie”.
Il sito web STAL bzh presentato da Anaïs Scornet (Brittany) Stal.bzh combina aziende e negozi con la lingua locale e rende disponibile un mercato online bilingue con l'obiettivo di rendere il bretone “piú visibile e sentito nella vita quotidiana”.
“L'educazione plurilingue è fondamentale e aiuta lo sviluppo di competenze e di una mentalità più dinamica”. Il progetto degli studenti "Informazioni locali per te" di Edith Ploner (South Tyrol) -Digitalization for local religious buildings by students- in Val Badia (South Tyrol) consiste nell'offrire descrizioni di edifici storici tradotte non solo per i turisti ma anche per la popolazione locale.
La promozione delle lingue è una risorsa ed è responsabilità dei giovani salvaguardare e fare tesoro della diversità linguistica, attuando il trasferimento di conoscenze nell'era digitale.