Secondo la Commissione europea, gli edifici dell'UE sono responsabili del 40 % del consumo energetico e del 36 % delle emissioni di gas a effetto serra. Il 15 dicembre 2021 la Commissione ha approvato una proposta legislativa di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia, che fa parte del pacchetto "Pronti per il 55 %". Con la nuova normativa europea sul clima del luglio 2021 entrambi gli obiettivi per il 2030 e il 2050 sono diventati vincolanti a livello europeo.
L'obiettivo della proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia è una sostanziale riduzione entro il 2030 delle emissioni di gas a effetto serra e del consumo energetico nel settore, al fine di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Inoltre, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. Per i nuovi edifici occupati, gestiti o di proprietà delle autorità pubbliche la scadenza è fissata al 2026. Ristrutturare un più ampio numero di edifici inefficienti sotto il profilo energetico e migliorare la condivisione delle informazioni sul rendimento energetico sono altri obiettivi della proposta.
I Paesi UE stabiliranno le misure necessarie per raggiungere questi obiettivi nei rispettivi piani nazionali di ristrutturazione, che dovranno prevedere anche i regimi di sostegno per facilitare l'accesso alle sovvenzioni e ai finanziamenti.
La nuova normativa non si applica ai monumenti e ci sarà la facoltà di escludere anche edifici di particolare valore architettonico o storico. Anche i nuovi obiettivi potranno essere adeguati in funzione della fattibilità economica e tecnica delle ristrutturazioni e della disponibilità di manodopera qualificata.
Il Parlamento europeo avvierà i negoziati con il Consiglio UE per concordare la forma definitiva della normativa.