Una delle modifiche previste riguarda l'età minima per le categorie C (camion) e D (autobus), che sarà abbassata a 18 anni. Ciò consentirà ai giovani di ottenere prima questi tipi di patente, a condizione che completino la formazione professionale come autisti professionisti. Si tratta di un’innovazione che mira a combattere la grave carenza di lavoratori qualificati in questi settori.
Un'ulteriore modifica riguarda la classe di patente B e i caravan. I veicoli alimentati con carburanti alternativi e con una massa massima consentita di 4,25 tonnellate rientreranno nella categoria B, a condizione che i conducenti siano in possesso della patente categoria B da almeno due anni e, ove necessario, completino una formazione supplementare. Questo per incoraggiare il passaggio a veicoli più ecologici.
L'UE prevede inoltre di riconoscere la guida accompagnata a partire dall'età di 17 anni (patente B17) in tutta l'UE e di consentire ai giovani conducenti di spostarsi oltre confine. Inoltre, potrebbe essere previsto anche un periodo di prova uniforme di due anni per i neopatentati, con la regola della guida in stato di ebbrezza zero e corsi di aggiornamento dopo un anno.
La patente di guida B196, che consente ai titolari di patente auto di guidare motocicli leggeri, potrebbe in futuro essere riconosciuta in tutti gli Stati membri dell'UE, a condizione che sia indicata sulla patente di guida.
È prevista anche l'introduzione di una patente di guida digitale che potrà essere presentata su smartphone. Questa patente digitale cripterà i dati personali e le classi di patente, rendendoli leggibili in altri Paesi dell'UE, semplificando l'amministrazione e aumentando la sicurezza.
Infine, si sta valutando la possibilità di sottoporre i conducenti over 70 a regolari controlli di idoneità, al fine di aumentare la sicurezza stradale.
In conclusione, la quarta riforma delle patenti di guida dell'Unione europea prevede un'ampia gamma di misure volte a rendere la mobilità in Europa più sicura, più ecologica e più accessibile.