Nella giornata di lunedì, il Consiglio dell’Unione europea ha trovato l’intesa in merito alla Legge sul Ripristino della Natura, proposta per la prima volta dalla Commissione europea nel giugno 2022. Tale accordo costituisce un importante passo avanti per la natura e la sua salvaguardia, includendo non solo la tutela e salvaguardia delle aree vulnerabili, ma anche il recupero di tutte le aree danneggiate in Europa.
I Ministri dell’Ambiente, riuniti a Lussemburgo, hanno approvato il testo con una maggioranza di 20 paesi rappresentanti il 66,07% della popolazione. Il regolamento punta a contrastare i cambiamenti climatici e gli effetti dei disastri naturali, supportando l’Unione Europea nel mantenere i suoi impegni ambientali e garantendo un futuro sostenibile. Il testo prevede l’attuazione di interventi per riqualificare almeno il 20% delle aree terrestri e marine entro il 2030 e tutti gli ecosistemi che necessitano di misure di ripristino entro il 2050. Requisiti specifici sono previsti per i vari tipi di ecosistemi, compresi i terreni agricoli, le foreste e gli ecosistemi urbani.
Una volta pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ed entrata in vigore, la Legge diverrà vincolante per gli Stati membri, i quali dovranno rendere conto dei propri avanzamenti utilizzando gli indicatori di biodiversità, e dovranno presentare alla Commissione europea i piani nazionali di ripristino in linea con gli obiettivi definiti.