L'uguaglianza di genere in politica è stata considerata essenziale in termini di rappresentanza democratica, equità del processo decisionale e uguaglianza di genere in generale. Attualmente le donne sono ancora fortemente sottorappresentate in politica, sia a livello nazionale ed europeo che a livello locale e regionale: solo un terzo dei titolari di mandato a livello locale e regionale sono donne.
Ci sono diversi ostacoli che rendono difficile l'ingresso delle donne in politica:
- La conciliazione vita-lavoro, soprattutto per quanto riguarda la cura dei figli e la distribuzione dei ruoli nel contesto familiare, ancora specifica per il genere.
- Le critiche pubbliche nei confronti delle donne attive in politica spesso avvengono attraverso insulti basati sul genere, cosa che di solito non avviene con i colleghi maschi.
- La mancanza di modelli femminili in politica rende difficile l'associazione psicosociale.
Sono state discusse le seguenti soluzioni:
- Misure vincolanti come le quote di genere hanno rappresentato un punto di discussione controverso:
- Commenti positivi: nel breve termine, le quote di genere non mostrano conseguenze sostenibili a causa di un necessario cambiamento di mentalità, ma nel lungo termine stanno emergendo chiari successi (esempio: Scandinavia).
- Commenti negativi: le quote potrebbero rivelarsi controproducenti perché potrebbero portare le donne politiche a non essere viste come colleghe di pari livello, ma come "donne di quota". Inoltre, le quote limiterebbero le scelte degli elettori alle elezioni, indebolendo così la legittimità.
A ciò si è risposto con l'argomentazione che è sufficiente un cambiamento di mentalità in questo senso, poiché tali effetti negativi non si verificano, ad esempio, con le quote etniche o regionali.
- Rafforzare il ruolo delle donne nei partiti politici: possibili esempi sono fferte e progetti per sole donne, nomine a incarichi, ecc...
- Migliorare l'equilibrio tra lavoro e vita privata: ad esempio, offrendo una migliore assistenza per l'infanzia e garantendo il congedo parentale (anche per i colleghi maschi, per contrastare la tradizionale distribuzione dei ruoli).
- Una maggiore rappresentazione delle donne politiche nei media.
- Creare una vicinanza al lavoro di un politico: ad esempio, attraverso opportunità di stage, visite scolastiche, ecc.
Per esempio in Austria si dà la possibilità a giovani donne di trascorrere una giornata con un sindaco e sperimentare la sua vita quotidiana.