Lo scorso giovedì 12 dicembre si è riunito a Bruxelles il Consiglio UE “Giustizia e Affari interni”. All’incontro erano presenti anche il Commissario europeo Magnus Brunner (Affari interni e migrazione) e la Vicepresidente esecutiva della Commissione europea Henna Virkkunen (Sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia).
Durante l’incontro, il Consiglio UE ha deciso all’unanimità di abolire i controlli alle frontiere interne terrestri con la Romania e la Bulgaria a partire dal 1° gennaio 2025, rendendo così i due Stati ufficialmente membri dell'Area Schengen.
L’ammissione dei due Paesi era già stata discussa e approvata dal Consiglio nel dicembre 2023 e, da quel momento, Bulgaria e Romania si sono impegnate ad attuare le misure necessarie ad applicare le norme Schengen. Queste comprendono i controlli delle frontiere terrestri, marittime e aeree (aeroporti), il rilascio dei visti, la cooperazione di polizia e la protezione dei dati personali, e controllo dei confini esterni dell’Area Schengen. Ciò ha fatto sì che il 31 marzo 2024 venissero aboliti i controlli alle frontiere interne aeree e marittime dei due Stati.
L’ingresso di Bulgaria e Romania nell’Area Schengen segna un importante traguardo a livello europeo, poiché non solo rafforza la stessa Area, ma migliora anche il mercato interno, favorisce i viaggi, il commercio e il turismo e rafforza l'unità e il potere dell'Unione europea a livello internazionale.
Background
Schengen è un’area senza frontiere che garantisce la libera circolazione a più di 425 milioni di cittadini dell'UE e a cittadini extracomunitari che vivono nell'UE o che la visitano come turisti, studenti in scambio o per motivi di lavoro. In altre parole, consente di viaggiare, lavorare e vivere in un Paese dell'UE senza particolari formalità e controlli di frontiera.
Ad oggi, l’Area Schengen comprende la maggior parte degli Stati membri dell'UE (ad eccezione di Cipro e dell'Irlanda), nonché Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein.