il 1° gennaio 2024 il Belgio ha assunto la presidenza del Consiglio dell’UE, l’organo europeo che riunisce per settore i ministri dei governi nazionali di ciascun stato membro. Il Consiglio ha diverse funzioni fondamentali all’interno dell'ordinamento istituzionale europeo; tra quelle più importanti vi è sicuramente la negoziazione e adozione di atti legislativi, svolgendo il ruolo di colegislatore insieme al Parlamento europeo nella procedura legislativa ordinaria.
La presidenza del Consiglio cambia ogni 6 mesi ed è esercitata a turno da tutti gli stati membri dell’Unione. Lo stato presidente ha il compito di coordinare e presiedere le sessioni del Consiglio, e rappresenta l’organo nelle relazioni con le altre istituzioni europee. Inoltre, gli stati a cui spetta la presidenza collaborano a gruppi di 3 per redigere un programma comune, in cui vengono identificate le priorità e le questioni principali che verranno affrontate durante il loro mandato. La presidenza belga succede a quella spagnola, e sarà seguita a sua volta da quella ungherese, ed è con questi due stati che il Belgio ha definito un programma comune.
Le priorità del programma belga
Il programma del Belgio per questi sei mesi segue il motto “Proteggere. Rafforzare. Preparare.”, ed identifica sei aree tematiche prioritarie. Infatti, i lavori durante la presidenza si concentreranno su:
- difendere lo Stato di diritto, la democrazia e l'unità
- potenziare la nostra competitività
- perseguire una transizione verde e giusta
- rafforzare la nostra agenda sociale e sanitaria
- proteggere le persone e le frontiere
- promuovere un'Europa globale
Il Belgio dunque proverà a guidare i lavori degli stati europei su questi dossiers ambiziosi. Il compito non sarà sicuramente facile, in un periodo europeo e globale caratterizzato da una crescente instabilità, e con l’incognita delle elezioni europee alla porta, il prossimo 6-9 giugno 2024, quando si eleggerà il nuovo Parlamento.