A febbraio 2021, un anno dopo l’inizio della pandemia da SARS Covid-19, la Commissione europea adottava il dispositivo per la ripresa e la resilienza - anche comunemente noto come Recovery Fund - come strumento chiave al centro di NEXT Generation EU, il piano per la ripresa dalle conseguenze della pandemia. Next generation EU è stato un pacchetto di risorse finanziarie straordinario e senza precedenti, con una dotazione di 800 miliardi di €, divisi in prestiti e finanziamenti a fondo perduto, distribuiti tra Paesi membri dell’Unione europea.
In occasione del secondo anniversario dall’adozione del dispositivo, la Commissione europea ha adottato una comunicazione, che fa il punto sui risultati concreti raggiunti finora delineando inoltre nuove misure per far sì che i piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR) continuino ad essere attuati in modo efficace. Una parte sostanziosa dei fondi è dedicata a riforme ed investimenti che supportino la transizione verde e quella digitale nei singoli Stati Membri: circa 203 miliardi di € della dotazione totale contribuiscono a misure volte a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030; Circa 131 miliardi di €, invece, contribuiscono a misure volte a trasformare in senso digitale le economie e le società europee.
Ad oggi la Commissione ha erogato oltre 144 miliardi di € nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compresi sovvenzioni (96 miliardi di €) e prestiti (48 miliardi di €). Le prossime erogazioni sono previste via via che si procede verso la seconda fase dell'applicazione del dispositivo, a fronte dei risultati e degli obiettivi raggiunti dai singoli Stati membri. La valutazione intermedia del dispositivo, in programma nel 2024, offrirà una nuova occasione per fare il punto e valutare i progressi compiuti e gli insegnamenti tratti dall'attuazione di questo strumento.